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Il progetto Ecomuseale della Valle del Simeto nasce nel 2012 per volontà dell’Associazione U.P.I.S., la quale vuole diffondere i nuovi criteri della museologia e fare da guida rispetto a varie esperienze avviate dai singoli Comuni della Valle del Simeto, organizzando il progetto in una proposta omogenea e di nuovo spessore.

La creazione dell’ecomuseo della Valle del Simeto è stata una delle nostre principali finalità, pertanto già dal 2012 è stato creato un sito apposito, www.ecomuseovalledelsimeto.it, ed istituito un logo personale identificativo dello stesso e tutte  le  attività associative che sono state organizzate  hanno avuto la denominazione “Costruiamo l’Ecomuseo della Valle del Simeto”, con l’obiettivo di gettare le basi per la formazione dell’ecomuseo.

 

Tra le varie attività organizzate vi sono: “Vivi la Primavera tra Arte e Creatività”, la “Sagra della Cucina Tipica Siciliana nella Valle del Simeto”, i concorsi “Paternò in una cartolina” e “Ciak in the school – Paternò in Corto”, l'istituzione del primo circolo filatelico scolastico nazionale “Circolo Filatelico G.B. Nicolosi”, vari laboratori educativi realizzati presso diversi istituti scolastici di Paternò, realizzazione e promozione di annulli filatelici, allestimento di diverse mostre artistiche, fotografiche e filateliche. 

Un altro importante progetto, al quale l’associazione aderisce, è Memoro, un archivio digitale internazionale in costante evoluzione che chiunque può arricchire raccogliendo le esperienze di vita delle persone nate prima del 1950 sotto forma di racconti audio e video. In una società sempre più globale come quella nostra e che tende a dimenticare il passato, diventa fondamentale recuperare la memoria storica della nostra identità. È in questa prospettiva che l’Ecomuseo EtnoAntropologico della Valle del Simeto intende muoversi per fare in modo che venga recuperato il valore del nostro passato e per tale motivo ritiene fondamentale ricercare delle testimonianze che hanno caratterizzato il nostro territorio e la nostra cultura. Per tali obiettivi si è pensato  di realizzare delle mappe di comunità con la finalità di ampliare  la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio locale attraverso il coinvolgimento attivo della comunità locale.

Nel 2018, attraverso il lavoro di tesi svolto dalla Dott.ssa Adriana Marino, è nata una prima collaborazione con l’Università degli Studi di Catania. La tesi, dal titolo “Ecomuseo della Valle del Simeto: valorizzazione del patrimonio culturale”, si è posta come obiettivo quello di promuovere l’ecomuseo come pratica di valorizzazione del territorio e come strumento che, attraverso una serie di iniziative, possa portare ad un aumento dell’identità di luogo.  Al fine di realizzare l’obiettivo di questo studio, si è cercato di comprendere quale visione hanno i cittadini del territorio in cui vivono, se realmente lo conoscono e se sono favorevoli alla creazione di un ecomuseo che includa il proprio paese di origine.

Per comprendere il livello di identità locale dei cittadini, la conoscenza del territorio in cui vivono ed il livello di partecipazione alla vita culturale del proprio paese, sono state condotte delle indagini somministrando dei questionari in loco ai cittadini dei vari paesi che rientrano nella Valle del Simeto (Maniace, Bronte, Adrano, Centuripe, Biancavilla, S.M. di Licodia, Paternò e Motta S. Anastasia). I campioni intervistati comprendono maggiormente individui di età maggiore ai 60 anni, per lo più di sesso maschile. Per avere un confronto tra la percezione del proprio territorio che ha un cittadino in età pensionata e quella che potrebbe avere un adolescente o un ragazzo di età compresa tra i 20 e i 30 anni, inoltre sono stati realizzati e somministrati questionari online anche a tale target. I risultati ottenuti dall’indagine in campo hanno permesso di comprendere che la comunità locale conosce solo in parte il proprio territorio e non ha fiducia nelle potenzialità che esso ha da offrire; i cittadini, tuttavia, sono favorevoli alla creazione di un ecomuseo al fine di una valorizzazione sia turistica che culturale del proprio territorio. I risultati della ricerca, inoltre, si sono rivelati importanti per la realizzazione delle mappe di comunità, uno degli obiettivi a cui mira il progetto dell’associazione.

Per rendere maggiormente consapevoli la popolazione della Valle del Simeto di ciò che succede nel loro territorio, nel 2020 l’associazione UPIS ha creato un organo di informazione telematica denominato www.corrieredelsimeto.it, un quotidiano online che ha l’obiettivo di diffondere tutte le notizie relative al territorio locale e nazionale. Tale testata giornalistica prevede, inoltre, la pubblicazione  di un supplemento trimestrale online denominato “Ecomuseo Valle del Simeto”, che ha l’obiettivo di raccogliere varie informazioni relative ai  comuni che aderiscono al progetto ecomuseale.

Il  26 giugno del 2020, presso la Fattoria Sociale l’Agorà di Santa Maria di Licodia è stato convocato da parte del Presidio Partecipativo della Valle del Simeto,  il primo incontro pubblico in presenza, atto a condividere gli esiti del percorso di mutuo-apprendimento e lanciare i progetti pilota dando avvio a un primo anno di sperimentazione 2020-2021in cui l’attivazione dell’ecomuseo è aperta al contributo ampio e progressivo della comunità. In quella data, il percorso del Presidio si è congiunto con il percorso dell’UPIS, che già dal 2012, anno della sua fondazione, aveva messo in atto un primo lavoro di costruzione di un ecomuseo della valle del Simeto.

 

L’obiettivo è quello di sviluppare insieme la realizzazione di un progetto ecomuseale unitario, poiché fin dall’inizio le prerogative dell’UPIS sono state quelle di creare sul territorio della Valle del Simeto, un percorso condiviso di conoscenza che mira a raccogliere, conservare e valorizzare l’eredità culturale e le tradizioni, e a preservare i paesaggi nei quali gli abitanti si identificano.  Uno degli obiettivi primari del progetto è stato quello di ricostruire un sistema di relazioni tra il territorio e l’uomo al fine di rendere percepibile la storia nella quale si è inseriti e, attraverso delle iniziative, cercare di innescare processi di conoscenza ed educazione al patrimonio locale. A tal proposito l’Associazione UPIS e il Patto Partecipativo della Valle del Simeto, hanno sempre condiviso tali obiettivi  e  si sono proposti fin dagli inizi del loro lavoro, quello  di documentare e testimoniare la memoria storica, la cultura materiale ed immateriale, le tradizioni, le produzioni tipiche locali, le relazioni tra ambiente naturale ed ambiente antropizzato della valle del Simeto e dei Comuni aderenti. L’ecomuseo è un processo dinamico in stretta relazione con la comunità locale, quindi suscettibile di accrescimenti e anche di sostanziali modifiche, per cui è comprensibile che in tale ottica le forze positive di un territorio si possano unire per fare in modo che il territorio possa trovare nuove risorse  per poter crescere e svilupparsi.